Per effetto della crisi, la maggior parte dei Retailers ha attivato come misura la contrazione dell’attività di sviluppo per concentrarsi ad aumentare la capacità produttiva della catena. È questa l’EXIT STRATEGY?
martedì 24 novembre 2009
START-UP DI UNA NUOVA CATENA DI NEGOZI: DALL’IDEA ALLA SUA DECLINAZIONE SUL TERRITORIO
giovedì 12 novembre 2009
RECOSYS su MARK UP di Novembre 09
lunedì 9 novembre 2009
LE GALLERIE IKEA ARRIVANO ANCHE IN ITALIA
venerdì 6 novembre 2009
L’UOMO CHE SCAMBIO’ LA SUA CASA CON UN TULIPANO - di F. TRIAS DE BES
giovedì 5 novembre 2009
In 3D e con le impronte digitali per fare la spesa: il supermercato compie 80 anni e diventa tecnologico
“BLURRING THE BOUNDARIES OF COMMERCE” - La testimonianza di La Feltrinelli
“BLURRING THE BOUNDARIES OF COMMERCE” - Esperienza Grandi Stazioni
Convegno TRAVEL RETAIL “BLURRING THE BOUNDARIES OF COMMERCE”
giovedì 29 ottobre 2009
Chi è RECOSYS ?
lunedì 19 ottobre 2009
RECOSYS su MARK UP di Ottobre 09
SIAMO POVERI O NO? UN VIAGGIO NEI DATI DELL’ISAE SULLA “POVERTÀ SOGGETTIVA”. Il nostro parere. Dalla parte del DISCOUNT
SIAMO POVERI O NO? UN VIAGGIO NEI DATI DELL’ISAE SULLA “POVERTÀ SOGGETTIVA”
UN PROFESSIONISTA “MISTERIOSO” NEL PUNTO VENDITA
- Prendere coscienza di ciò che accade realmente, nella rete, nel rapporto con i clienti (senza preconcetti aziendali)
- Impostare e condividere la strategia di comunicazione ed i conseguenti sistemi di incentivi alla rete
- Individuare azioni per migliorare l’approccio commerciale della rete, coerenti con quanto centralmente deciso
- Verificare la rispondenza dei comportamenti della rete agli standard decisi dalla società
- Creare la base per studi sul cliente orientati alla migliore strategia legata al posizionamento
lunedì 12 ottobre 2009
ASSEGNATO IL PREMIO NOBEL PER L'ECONOMIA
Sono stati premiati per i loro studi sulla "governance dell'economia" con questa motivazione della giuria: "Hanno dimostrato come le analisi economiche possano far luce sulla maggior parte delle forme di organizzazione sociale".
Elinor Ostrom insegna all'Università dell'Indiana e le è stato riconosciuto il premio "per aver dimostrato come la proprietà pubblica possa essere gestita dalle associazioni di utenti".
Il primo Nobel per l'economia al femminile è proprio da sottolineare, se si pensa che, fino a 15 anni fa in Italia erano solo due le donne professore ordinario!
Oliver Williamson è docente presso l'Università di Berkley della California, esperto circa la risoluzione dei conflitti aziendali. La motivazione: "ha dimostrato che i mercati e le organizzazioni gerarchiche, a riflesso di quanto avviene nelle aziende, hanno delle strutture di governance alternative che si differenziano per il modo diverso di risolvere i conflitti di interesse".
"Le ricerche realizzate da Elinor Ostrom e Oliver Williamson hanno dimostrato che le analisi economiche possono far luce sulla maggior parte delle forme di organizzazione sociale", ha detto
giovedì 17 settembre 2009
CARTA CANTA! SEM “D2D” VOLANTINI, PER RIDURRE GLI SPRECHI
Oltre la metà degli italiani riceve “abbastanza frequentemente” volantini non indirizzati e circa il 40% “legge e conserva” i messaggi più interessanti.
> Innanzitutto si analizza il territorio attraverso banche dati socio-economiche, statistiche, demografiche ma soprattutto si prende in considerazione la concorrenza. > Poi, mediante il Modello S.E.M. (Site Evaluation Model) , si passa ad individuare il bacino di utenza interessato, proprio del PDV, e a suddividerlo per zone, generando più sub-zone, delineate in funzione della distanza dal PDV, della distanza dagli altri players e principalmente dalla reale potenzialità attrattiva che il PDV esercita su quello specifico segmento territoriale (criteri gravitazionali matematico-statistici). > In ultimo, in base agli output gravitazionali elaborati, viene definito il piano di distribuzione volantini per unità territoriale coerente con le reali capacità attrattive del PDV.
Si raggiungono così proprio quelle famiglie su cui il punto vendita è realmente in grado di esercitare attrazione.
L’obiettivo dell’ottimizzazione costo/beneficio viene quindi raggiunto definendo il nr. di copie/volantini da distribuire per ogni evento promo, commisurato, per ogni sub-zona, al nr. di famiglie che concretamente possono essere attratte (copertura ottima). Il piano arriva ad indicare anche i livelli di distribuzione per comune, strada e nr. civico.
SUPERMERCATO: LA STRATEGIA DI QUARTIERE!
Il Supermercato è il formato sul quale si svolge la battaglia più cruenta del mondo della distribuzione alimentare. L’arma è la location! Giusta o sbagliata, è l’elemento che caratterizza maggiormente un supermercato, ormai considerato mera evoluzione dell’antica bottega.
Ma per vincere la guerra devono evolversi anche le armi. Ed ecco che la location non basta più. Qui emerge l’aspetto chiave: focalizzare la destinazione d’uso del negozio in un contesto territoriale ristretto che, di base, contenga le potenzialità necessarie. Molti sono i supermercati diventati solo presidio di servizio, a utilità esclusivamente funzionale. Questo porta inevitabilmente la maggior parte delle catene verso una sostanziale omogeneità di format, dove il meccanismo si basa più sui prodotti in assortimento che su una vera strategia di insegna. L’unico fattore discriminante risulta la location, attenzione a non sbagliarla!
Le catene alimentari si concentrano sugli acquisti, lasciando poco spazio al Marketing e svuotandolo del suo ruolo strategico e organizzativo (studiare il cliente, il territorio, il contesto competitivo, non solo di beni ma anche di servizi, generare innovazione). Ma è giusto occuparsi di vendere ciò che si compra e non di comprare ciò che si vende, anche quando è il consumatore a richiederlo ?
Sono molti gli esempi di catene di supermercati che hanno accettato il compromesso con l’industria, trasformando il format in contenitore di prodotti da vendere alla più alta rotazione possibile. Tendenza, ora, completamente in contrasto con la polarizzazione dei consumi. L’attuale organizzazione, pur in un percorso di emancipazione, ha privilegiato gli interessi più comuni a industria e distribuzione: acquistare prodotti a costi sempre più bassi e a volumi sempre maggiori. Perché non provare a ritornare al marketing cliente? Una volta lo esercitava il “bottegaio” attraverso quelle relazioni dirette con i propri clienti.
4 regole basilari per la giusta strategia di quartiere:
1. Il supermercato che conosce il proprio contesto di mercato > interagisce al meglio con esso.
2. Il supermercato che fa “gestione contestualizzata” > favorisce la relazione con il cliente.
3. Il supermercato che è attento alla sua destinazione d’uso e al suo cliente > aumenta la capacità attrattiva e di affidamento.
4. Il supermercato che controlla e governa tutti i fattori locali di performance > agisce concretamente su posizionamento e affidamento.
… e possibili soluzioni:
•per non sbagliare location
•per la giusta strategia di quartiere
lunedì 14 settembre 2009
IL NEGOZIO DEL FUTURO SARÀ INTERATTIVO
Sul tema del rilancio del settore della distribuzione è stato allestito uno "ShoppingLab", realizzato da Bestetti Associati con la collaborazione di Molteni, Valcucine, FendiCasa, B&B, Arper e altri. La finalità di questo showroom è mostrare non dei prodotti, ma delle idee, 3 "visioni" di punti vendita pensati indipendentemente dal prodotto, applicabili a qualsiasi tipo di commercio.
Questi contenitori, realizzati da tre soci ADI, Associazione per il Disegno Industriale, vengono proposti come capaci di aumentare la competitività, e il fatturato, indipendentemente dal loro contenuto. Queste novità si rivolgono a venditori del futuro con il profilo di un distributore indipendente, medio-piccolo, che vende arredamento contemporaneo e di design.
La prima proposta è di Ezio Ramera (Stile - Brescia), ed è un negozio senza vetrine costruito attorno ad una piazza su cui si aprono diverse attività sinergiche con l'impresa, come la biblioteca di design o l'agenzia immobiliare.
Dario Maiocchi (Dima) propone invece uno spazio per accogliere solo pezzi unici e di alto livello, per garantire un investimento che si rivaluta nel tempo e che non è soggetto a forme di concorrenza, in quanto unico e non replicabile.
La proposta più avveniristica è di Franco Passamonti che immagina un NetShowRoom in cui i prodotti sono virtuali, vengono conservati in un archivio digitale collegato a Youtube e ad altri social network, e proiettati a grandezza naturale su mega schermi; la vetrina è interattiva e incuriosisce il cliente con il bluetooth, mentre all'interno si parla in videoconferenza con esperti (impiantisti, tecnici, architetti ...) per la progettazione virtuale.
Ma chi è questo "cliente del futuro" a cui ci si sta rivolgendo? chi sa se il consumatore finale può apprezzare la novità di questi "negozi virtuali" senza prodotti?
Lo scopo, abbiamo capito, non è offrire formule magiche, ma provocare una reazione per spostare l'attenzione dal prodotto-che-si-vende al come-si-vende.
Fonte: La Repubblica 14/09/09 http://temi.repubblica.it/casa/2009/09/11/il-negozio-del-futuro-e-interattivo/
giovedì 3 settembre 2009
COGITO ERGO BRAND
Da Eraclito a Popper: breve storia filosofica del branding
di T. Braun
OPEN MARKETING
Strategie e strumenti di marketing multicanale
di A. Boaretto, G. Noci, F.M. Pini
ReMIX di Lawrence Lessig
Il futuro del copyright (e delle nuove generazioni)
Anche le brave persone diventano pirati in un mondo in cui le regole appaiono assurde.
Ecco quindi che le “guerre del copyright”, portate avanti negli ultimi anni a suon di cause milionarie e leggi repressive, diventano uno scontro tra due culture: da una parte le grandi major preoccupate di vedere andare in fumo i loro profitti e il loro modello di business e dall’altra la moltitudine degli Internauti che intendono condividere liberamente il frutto della loro creatività. Di fronte ai due estremi - tutto a pagamento o tutto gratis - Lawrence Lessig, autorità mondiale in materia, mostra la necessità di cambiare approccio e propone un modello che, attraverso gradi diversi di protezione della proprietà intellettuale, bilanci le esigenze dei creatori con il desiderio dei fruitori di impossessarsi dei prodotti artistici e culturali, “remixarli” e farli circolare liberamente. Una soluzione che, oltre a garantire la sopravvivenza dell’industria culturale e degli artisti digitali, eviterebbe alle giovani generazioni di crescere con l’etichetta del “pirata”. Perché è in gioco la libertà creativa, ma anche il rapporto dei nostri figli con la legge.
mercoledì 5 agosto 2009
Il Design Supermarket de La Rinascente
mercoledì 29 luglio 2009
Sale la fiducia dell'industria
giovedì 16 luglio 2009
RECOSYS - Newsletter Luglio 2009
LEADERSHIP NELL'ERA DELL'INCERTEZZA
di R. Charan
ISBN 9788845315527Anno 2009 - pp. XIV+138
Una guida accessibile, concisa e immediatamente utilizzabile, per affrontare le sfide della crisi e resistere alla tempesta della bassa crescita dell'economia globale. In questo libro uno dei massimi esperti di management a livello mondiale declina le strategie di leadership da adottare in relazione al momento storico, indicando a manager di tutti i livelli le nuove priorità in ogni funzione aziendale, dalla direzione alla produzione, dal marketing e vendite alla R&S, dalla logistica al personale. Con esempi reali (e globali) delle politiche già adottate da alcuni pionieri, mette in luce con chiarezza il modo in cui gli eventi dei mercati finanziari si riflettono nell’economia reale e fornisce un indispensabile aiuto per reagire alle minacce dell’attuale ambiente tossico.
mercoledì 8 luglio 2009
Il RETAIL MARKETING per RECOSYS
In un documento di semplice lettura RECOSYS spiega i meccanismi del RETAIL MARKETING, cos’è? a chi serve? che vantaggi offre?
… le tendenze future
RECOSYS su MARK UP di Luglio '09
Nelle pagine 38 e 39, il protagonista è il Superstore.
Natale Mainieri e Patrick Fontana lo definiscono come una formula distributiva che piace.
mercoledì 24 giugno 2009
RETAIL MANAGEMENT
Impostare strategie vincenti e realizzarle con successo
Prefazione di Franco Fontana Postfazione di Hermann Simon
Collana: Marketing e Vendite
ISBN 9788845314759Anno 2008
giovedì 18 giugno 2009
FRANCHISING CONGRESS 16 giugno 2009 - Gli argomenti trattati
Nonostante il periodo di crisi diffusa è emersa la crescita del settore, testimoniata dal "Rapporto sul franchising 2009" presentato dal presidente di Assofranchising Graziano Fiorelli.
Luca PELLEGRINI – IULM Milano: all’inizio l’Iper era àncora del centro commerciale; attualmente la tendenza è verso una lenta rivalutazione a favore dei centri urbani. La Regione Lombardia ha istituito i D.U.C. Distretti Urbani del Commercio dei veri e propri “CENTRI NATURALI”
FINATO – REGIONE LOMBARDIA: la Regione Lombardia ha deciso di implementare la propria politica territoriale e commerciale, incominciando un percorso di integrazione tra Centro Commerciale Naturale e CC Artificiale. In quest'ambito è stato realizzato il primo bando che vede ora i suoi primi frutti; infatti con un finanziamento totale di €.20.000,00 ai 109 comuni richiedenti si sono realizzati €.64.000,00 di investimento totale e, quindi di giro d’affari. Il secondo bando scadrà a fine luglio.
ANNUNZIATA – INTICOM SPA marchio YAMAMAY: ad oggi 547 punti vendita in franchising in Italia + 60 all’estero. Il marchio YAMAMAY è partito sviluppandosi all’interno dei centri commerciali per poi spingersi nei centri storici e urbani. Per entrambe queste strategie di sviluppo, le difficoltà sono e restano due: prezzi di affitto troppo alti nei centri urbani; indisponibilità di posti in quei centri commerciali con un vissuto e che garantiscono notorietà.
BARBIERI - MC DONALD’S: con i suoi 382 ristoranti in Italia, la strategia di espansione di McDonald’s consisterà nella formula del "Drive In" poiché più flessibile con gli orari consentendo maggior fatturato.
PICCIONE: nuovo evento fieristico/congressuale che coinvolgerà il Sud Italia nell’orientamento al franchising. La prima edizione della manifestazione si svolgerà nel marzo 2010 presso la Fiera del Levante di Bari e coinvolgerà i paesi del Mediterraneo e altri partner come Ministeri, OCSE, Commissione Europea…
lunedì 8 giugno 2009
RECOSYS - Newsletter Giugno 2009
Contenuti: Modello SEM - RECOSYS su MARK UP di Giugno'09 - Votazioni su ReCoSysBLOG
mercoledì 3 giugno 2009
RECOSYS su MARK UP di Giugno'09
Il suo ruolo non è quello di creare occasioni di acquisto, come fa lo specializzato, ma di enfatizzarle nel momento in cui il cliente esprime il proprio bisogno. Significa dover lavorare su stagionalità e microstagionalità attivando, solo sotto tale luce, la leva promozionale e garantendo, sul resto dell’assortimento, convenienza assoluta.
Con tali meccanismi, l’offerta merceologica si declina in logica di gamma/bisogno, eliminando inutili complessità dovute a numeriche di referenze sproporzionate rispetto alle reali necessità del cliente.
Cos'è il Modello SEM (Site Evaluation Model) ReCoSys©
Da più di 7 anni, RECOSYS supporta moltissime insegne del mondo della distribuzione nelle attività di sviluppo della rete di vendita sull’intero territorio nazionale.
S.E.M. Site Evaluation Model, il Modello previsionale RECOSYS, individuando la potenzialità di un sito commerciale in termini di cifra affari, si è rivelato strumento insostituibile nei processi decisionali legati alle aperture di nuovi punti vendita. É apprezzato per la sua efficienza nella fase esplorativa di ricerca di nuove locations ed efficacia nelle fasi di start-up per l’apertura di nuovi punti vendita.
I piani di intervento in tal senso devono prendere avvio ed evolversi partendo da valutazioni economiche, commerciali e territoriali, che analizzino con precisione il rapporto tra performance effettiva (realizzata) e performance potenziale (realizzabile) e cioè fatturato e resa a metro quadro reali vs. potenzialità attrattiva residua e accessibile nel bacino territoriale di riferimento della singola struttura di vendita.
Chi conosce il Modello S.E.M. Recosys, e ha avuto modo di utilizzarlo, sa come le sue capacità di valutare i fenomeni attrattivi in un determinato contesto distributivo consentono di effettuare processi di opprtunity analysis estremamente precisi ed efficaci. Gli output di tali processi si rivelano funzionali a supportare operativamente il management in scelte economiche e finanziarie, spesso difficili, organizzativamente complesse e a volte “vischiose”, circa il mantenimento, il potenziamento o, in casi estremi, la dismissione, di punti vendita della catena.